Molti si chiedono:” Il valore degli immobili continuerà a scendere?”
Come tutti i beni anche il “mattone” è soggetto alla legge di mercato della domanda e dell’offerta, tuttavia siccome il numero di abitazioni è incomprimibile e la popolazione in Italia continua a diminuire, è piuttosto intuibile dove i prezzi degli immobili possano andare.
Secondo l’ISTAT, l’istituto Nazionale di statistica italiano, il nostro paese si sta spopolando e invecchiando. Questo scenario viene definito crisi demografica ed è causato dai seguenti fattori:
– La diminuzione delle nascite insieme all’aumento dei decessi causa la popolazione molto più anziana. Il rapporto demografico annuale dell’ISTAT mostra come dal 2009 in poi sia confermata questa tendenza: dal 2015 al 2021 gli italiani residenti sono diminuiti di un milione passando da 60,3 a 59,3 milioni. Prendendo ad esempio il 2019, notiamo come le nascite ammontino a 420.084 unità mentre i decessi a 634.417, con un saldo naturale di –214.333 residenti. Soltanto nel 2020 viene rilevato un calo del 3,8% delle nascite mentre i decessi sono aumentati del 17,6%: in totale sono nati 404.104 bambini a fronte di 746.146 deceduti.
– L’esodo dei giovani all’estero dovuto alla mancanza di proposte di lavoro remunerative in Italia. I dati evidenziano che già dal 2006 ad oggi gli italiani residenti all’estero sono passati da 3.106.000 a 5.486.000 (fonte: rapporto Migrantes 2020).
– La diminuzione perfino del numero di stranieri residenti.
In questa situazione l’acquisto di un immobile va molto ben ponderato, facendosi alcune domande fondamentali:
Quali sono le zone meno penalizzate ora e in futuro? Se cambiano le mie necessità fra qualche anno a quale perdita vado incontro? In caso di necessità di vendere con quanto riuscirò ad estinguere il mutuo?